Reddito di Cittadinanza: individuati 250 indebiti percettori, un danno da oltre 1,6 milioni di euro

2' di lettura 20/09/2022 - Nell’ambito di un progetto operato, concepito e promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti a contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica, i Finanzieri della Tenenza di Canelli, coordinati dal Gruppo della Guardia di Finanza Asti, in sinergia e collaborazione con l’INPS, Direzione Centrale Tecnologia Informatica e Innovazione di Roma, all’esito di complesse indagini, hanno individuato 250 cittadini di origine extracomunitaria risultati, per il periodo 2021 e 2022, illecitamente beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Costoro sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’ipotesi di reato di cui all’art. 7, comma 1 del D.L. 4/2019, convertito in legge 26/2019, per aver ottenuto il Reddito di Cittadinanza per un importo complessivo di oltre 1,6 milioni euro, di cui circa 250.000 euro ancora da erogare, sono stati bloccati dall’Istituto di Previdenza a seguito della segnalazione delle Fiamme Gialle, scongiurando così l’aggravarsi del danno per il bilancio pubblico.

Le conseguenti indagini, tutt’ora in corso, sono dirette dalla Dr.ssa Elisa Buffa, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Torino.

Il Reddito di Cittadinanza è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso, all’atto della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, di particolari requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno, reddituali e patrimoniali.

Gli accertamenti posti in essere dai Finanzieri astigiani hanno preso in esame i dati autocertificati necessari a richiedere il beneficio patrimoniale all’INPS scoprendo che i 250 percettori (di cui buona parte originari dell’Africa) sono risultati privi del requisito della residenza sul territorio italiano da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, come obbligatoriamente previsto dalla Legge.

Con tale artificio, realizzato mediante la presentazione di false attestazioni ISEE, formulate in forma di autocertificazione, i soggetti controllati, sono riusciti ad ottenere indebitamente l’erogazione del Reddito di Cittadinanza.

L’operazione testimonia, ancora una volta, il costante impegno della Guardia di Finanza di Asti nella lotta alle frodi in danno del Bilancio pubblico, con l’obiettivo di assicurare che i benefici concessi dallo Stato siano destinati a favore di coloro che, in base alla legge, ne hanno effettivamente diritto e concretamente bisogno.






Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2022 alle 17:35 sul giornale del 21 settembre 2022 - 134 letture

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